giovedì 21 gennaio 2010

MI CANDIDO ALLE PROSSIME REGIONALI !!!














Ciao Amici,
dopo quattro anni trascorsi con Gli Amici di Beppe Grillo, portando avanti le nostre battaglie, organizzando cortei, sit-in, momenti di approfondimento per cercare di capire il perché le cose non riescono proprio a funzionare, è arrivato il momento di provare a scardinare questo sistema blindato, che da fuori, non ti permette di scalfirlo in nessun modo!.

Puoi organizzare un grandioso corteo di protesta, puoi coinvolgere migliaia di amici cercando di informarli via web, puoi documentarti e poi condividere le conoscenze acquisite, ma le cose resteranno sempre così!.

Anzi in questi ultimi anni nonostante gli sforzi e l’impegno che ci abbiamo messo, sono decisamente precipitate!!!.

Per stravolgerle e dargli una nuova linea occorre metterci la faccia in prima persona, sacrificare il proprio tempo e stare addosso a questi politicanti!.

Finchè il nostro impegno non sarà espresso da noi personalmente, nei comuni, nelle province, nelle regioni e nel nostro parlamento, continueremo a perdere.

A perdere quel po’ di fiducia che ancora abbiamo nel nostro Futuro.

I nostri “cari” politi ci accusano di essere dei bamboccioni mammoni che non vogliono proprio uscire di casa !!!

Forse se anche i loro figli guadagnassero 800 euro al mese e non avessero una bella raccomandazione di papi, ma invece avessero un contratto a termine nonostante la Laurea, …prima di fare un mutuo di 100.000 euro per 30 anni, magari ci penserebbero un po’…

I miei coetanei fuggono all’estero, e ci rimangono!!!.
Più di metà dei laureati italiani che vivono e lavorano con successo all’estero non considerano come probabilità concreta quella di tornare in Italia.

Il Paese sta invecchiando e questa non è una novità.
Il vertice del Paese è un gerontocomio.
Presidente della Repubblica (85), presidente del Consiglio (74) e segretario alla presidenza del Consiglio Letta (75) insieme fanno una buona casa di riposo.
Queste persone per quanto competenti, mi dite di quale Futuro possono parlare?.

Il debito pubblico italiano è cresciuto più dell'economia, dell'inflazione, degli stipendi.
Ha superato i 1.800 miliardi !!!
Dove finiscono tutti questi soldi !??!?!
Ogni mese veniamo derubati di un terzo dello stipendio e poi? Dove e come vengono reinvestiti questi fondi ?

Basta parlare di inceneritori, di TAV, di parcheggi, di cementificazione feroce !!!
Oggi dobbiamo parlare di energie rinnovabili, di merci a chilometri zero, d’informazione libera, di acceso alla rete anche nel più sperduto paesino di Montagna !!!.

Beppe Grillo ci sta mettendo la faccia per darci un minimo di visibilità, ma il lavoro lo dobbiamo fare noi.
Sta a noi informarci, documentarci, ascoltare per le strade le esigenze e le preziosissime proposte di noi Cittadini e poi PARTECIPARE!.

Solo noi in prima persona possiamo cambiare le cose !.

Ed io sono certo che le cose CAMBIERANNO!.

Grazie a chi ci sosterrà in quest’avventura.


Rocco Cipriano

roccocipriano@live.it
329 09 600 60

mercoledì 20 gennaio 2010

BOTTE DA ORBI SUL PROCESSO BREVE. BERLUSCONI: NON È ANTICOSTITUZIONALE !!!


NAPOLITANO CAZZIA DONADI: SI LEGGA LA SENTENZA DI STRASBURGO SU CRAXI – SILVIO: SE VADO IN AULA TROVO UN PLOTONE D’ESECUZIONE – RUTELLI: DAI SERVIZI DATI D’ARCHIVIO SENZA PRECEDENTI – FORMIGONI CHIUDE LA PORTA ALL’UDC LOMBARDA – IERVOLINO: IL MINISTERO DEGLI INTERNI CI DEVE 100 MLN…

1 - BOTTE DA ORBI SUL PROCESSO BREVE. BERLUSCONI: NON è ANTICOSTITUZIONALE...
(Agi) - L'aula del Senato ha approvato il ddl sul processo breve. I si' sono stati 163, i no 130, gli astenuti 2. Il provvedimento passa ora alla Camera. Protesta in aula dei senatori dell'Idv che hanno mostrato dei cartelli prima del voto finale con la scritta "Morte della giustizia". Il senatore pdl Gramazio ha lanciato un fascicolo ed e' intervenuto Schifani: "Basta, adesso basta".
Berlusconi a tavola con la famiglia di terremotati

"Con il processo breve decretate la fine di migliaia di processi penali e quindi ci sara' una denegata giustizia per migliaia di cittadini", ha affermato la Presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro. "La legge che noi proponiamo non cancellera' i processi - ha osservato il capogruppo dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri - Riguardera' solo l'1% dei processi". "Per i reati di mafia e terrorismo arriviamo ad oltre 15 anni di durata. E' questo un processo breve?".

"Sono tutti intellettualmente disonesti, non sono problemi di Berlusconi ma aggressioni al presidente del Consiglio. Questa e' una cosa sicura e certa", ha affermato Silvio Berlusconi secondo cui le critiche dell'opposizione sono ''vere e proprie calunnie''. "Il processo - breve - ha detto il premier - e' un processo lungo, prevede tempi ancora troppo lunghi''. Sull'incostituzionalita', Berlusconi ha risposto: "non lo so e non credo. E' l'Europa che ce lo chiede.
E c'e' la Costituzione che ci dice che i processi debbono avere tempi certi e ragionevoli. Ma non voglio pronunciarmi su questo".


2 - NAPOLITANO A DONADI: SI LEGGA SENTENZA STRASBURGO...
(ANSA) - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha così risposto alla "lettera aperta" ricevuta dall'on. Massimo Donadi, Presidente del Gruppo Italia dei Valori della Camera dei deputati: "Ho letto la sua lettera e prendo atto del 'totale dissenso' da lei liberamente espresso.

Desidero solo farle presente - avendo lei voluto contestare anche il mio riferimento a una sentenza della Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo (che lei confonde con la Corte di Giustizia europea, che è cosa diversa) - che ho l'abitudine di documentarmi e di fare affermazioni precise. Lei non ha evidentemente letto la sentenza a cui mi riferisco, che sul punto da me indicato così recita: 'Non e' possibile ritenere che il ricorrente abbia beneficiato di un'occasione adeguata e sufficiente per contestare le dichiarazioni che hanno costituito la base legale della sua condannà". Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa del Quirinale.


3 - BERLUSCONI, UDC? NO A SCELTE OPPORTUNISTICHE...
(Adnkronos) - "Voglio che il Pdl sia un partito assolutamente democratico. Oggi all'Ufficio di presidenza esporro' la mia visione sulle singole regioni e i miei apprezzamenti sui vari candidati. Poi spettera' allo stesso ufficio decidere. Comunque, credo che non si debba tornare indietro alla Repubblica dei partiti. Ritengo, quindi, che le scelte debbano essere orientate dai principi, valori e programmi e non da scelte opportunistiche". Silvio Berlusconi si ferma a scambiare alcune battute con i giornalisti al termine di un colloquio con il cardinale camillo Ruini.

Il premier parla del nodo delle regionali, spiegando che ogni decisione sui candidati verra' presa dall'ufficio di presidenza del Pdl. Quando gli chiedono quale sia la sua posizione di fronte alle cosiddette alleanze variabili dell'Udc, il Cavaliere non cita mai il partito di Pier Ferdinando Casini ma ribadisce che i nomi dovranno essere individuati non in base a "scelte opportunistiche".

A chi gli chiede se verra' rispettata l'intesa con l'Udc su Renata Polverini nel Lazio, il premier taglia corto: "io me ne sto fuori, lascero' decisione all'ufficio di presidenza del partito che decidera' come riterra' piu' opportuno. Non compete a me". Berlusconi insiste: "sono cose che esulano dalla mia competenza, me ne sto fuori". E spiega che i candidati, come quelli per l'Abruzzo e la Sardegna non sono stati scelti da lui ma consigliati dai vertici locali del partito. "Non ho scelto i candidati d'Abruzzo e Sardegna ma mi sono stati consigliati dalle forze locali".


4 - BERLUSCONI, CRAXI TRA PROTAGONISTI STORIA REPUBBLICA...
(Adnkronos) - "Craxi era un mio amico. Tutti hanno detto tutto quello che lui ha portato alla politica italiana. Credo che sia da annoverare tra i protagonisti politici della nostra storia repubblicana". Cosi' il premier Silvio Berlusconi ricorda la figura di Bettino Craxi il giorno dopo il decimo anniversario della sua scomparsa. Parlando con i giornalisti al termine di un incontro con il cardinale Camillo Ruini, il Cavaliere esprime apprezzamento per la missiva inviata dal capo dello Stato: "Ho molto apprezzato la lettera del presidente Napolitano".


5 - BERLUSCONI, NON SO SE ANDARE IN AULA. PER MIEI AVVOCATI MI TROVEREI DI FRONTE A PLOTONE ESECUZIONE...
(Adnkronos) - "Non so se andro' in aula, ne sto discutendo con i miei avvocati, ma loro insistono che se andassi li troverei di fronte a dei plotoni di esecuzione e non a delle corti giudicanti". Silvio Berlusconi si ferma a scambiare alcune battute con i giornalisti al termine di un lungo incontro con l'ex presidente della Cei, il cardinale Camillo Ruini nella sua residenza presso il Pontificio Seminario Romano Minore. Ai cronisti che gli chiedono se andra' in aula a difendersi dai suoi processi come aveva annunciato tempo fa, il Cavaliere replica che non ha ancora deciso, visto che i suoi avvocati lo "sconsigliano".


6 - RUTELLI, SU ARCHIVI SERVIZI ABBIAMO FINALMENTE INIZIATO A FARE TRASPARENZA...
(Adnkronos) - "Il Dis ha 10 archivi e 3 raccolte elettroniche di dati; l'Aise ha 22 archivi non ancora informatizzati; l'Aisi ha 33 archivi centrali, 17 decentrati e 30 raccolte elettroniche di dati con parziale digitalizzazione". Lo ha comunicato il presidente uscente del Copasir, Francesco Rutelli, nel corso di un incontro con i giornalisti, nel quale ha tracciato un bilancio della sua presidenza del Comitato, sottolineando come su questo tema, "si e' inziato, dopo moltissimi anni, a fare trasparenza".

I dati, ha detto Rutelli, sono stati forniti al Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica dal governo, che "ci ha comunicato che gli archivi esistenti, storicamente costruiti, sono numerosi, ce ne ha definito denominazioni, uffici, ubicazione, tipologia di documentazione e tipologia di archivio, nonche' le eventuali rappresentazioni digitali". Per Rutelli, quello degli archivi degli apparati di intelligence nazionali e' "Un tema sul quale si e' iniziato, dopo moltissimi anni a fare trasparenza. Non e' mai accaduto che il Parlamento venisse informato di questi dati. E' giusto -ha concluso- che l'opinione pubblica sappia che qui si esercita il controllo su questo".


7 - FORMIGONI, CON L'UDC IN LOMBARDIA STRADA CHIUSA
(Adnkronos) - "Con l'Udc in Lombardia la strada e' ormai chiusa. La politica dei 'due forni' non rispetta i cittadini. Avevamo chiesto un segnale di coerenza, almeno per il Piemonte e la Liguria". Questo in sintesi il pensiero espresso dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervistato al telefono questa mattina da Maurizio Belpietro per 'Mattino Cinque' su Canale 5.

"Questa volta -ha spiegato Formigoni- siamo noi che abbiamo detto all'Udc che bisogna essere coerenti. Non puo' pensare di fare alleanze a macchia di leopardo. Abbiamo chiesto una minima prova. La politica dei 'due forni' mi sembra poco rispettosa dei cittadini. L'Udc, perlomeno qui nel Nord, deve avere un atteggiamento unitario. Non puo' candidarsi contro di noi in Piemonte, contro di noi in Liguria, contro di noi in Veneto, e poi pretendere di venire con noi in Lombardia perche' vinciamo".


8 - MARINO, NESSUN COMPLOTTO CONTRO DI ME PER IMPEDIRMI DI OPERARE
(Adnkronos) - "Non credo ai complotti e non credo che nessuno nel Pd abbia dato indicazioni per impedirmi di operare malati gravi, come ritorsione alla mia candidatura alle primarie. Ma credo fortemente che il Pd si debba fare carico di risolvere un problema enorme nella sanita': il legame troppo stretto tra chi ha responsabilita' politiche e chi ricopre incarichi amministrativi, gestionali e clinici." Il senatore del Pd Ignazio Marino ha deciso di pubblicare un video sul suo sito (www.ignaziomarino.it) con le sue dichiarazioni, in seguito all'articolo pubblicato oggi sul "Corriere della Sera". Il quotidiano, ricorda il chirurgo e senatore del Pd, denuncia l'annullamento di un contratto di collaborazione con l'ospedale Sant' Orsola di Bologna, dovuto secondo la ricostruzione del giornale alla sua candidatura alle primarie del Pd.


9 - RUTELLI, MARTEDI' PROSSIMO D'ALEMA NUOVO PRESIDENTE COPASIR
(Adnkronos) - "Con la designazione da parte della Camera dei deputati dell'onorevole D'Alema in sostituzione dell'onorevole Fiano le mie dimissioni diventano esecutive e sara' possibile convocare da parte del vicepresidente Esposito il Copasir nella giornata di martedi' per la elezione del nuovo presidente". Lo ha annunciato il presidente uscente del Comitato, Francesco Rutelli.

Rutelli, in un incontro con la stampa a San Macuto, ha spiegato che la convocazione del Copasir prevista per domani non e' "fisicamente" possibile poiche' cadrebbe in concomitanza con un annunciato vertice del Pdl, partito di cui fanno parte "autorevoli esponenti del Comitato". Quindi, ha concluso, in questo rinvio, "non c'e' nessuna motivazione politica".


10 - RUTELLI, MISURE SICUREZZA PREMIER RAFFORZATE...
(Adnkronos) - "Credo che alla luce delle ultime vicende le misure di sicurezza per il premier siano state ulteriormente e decisamente rafforzate". Lo ha detto il presidente uscente del Copasir, Francesco Rutelli, nel corso di un incontro di commiato con la stampa a Palazzo San Macuto.

Quanto a motivi di maggiore allarme per la sicurezza del premier, ora che Silvio Berlusconi ha ripreso a pieno la sua attivita' dopo l'aggressione di Milano, per Rutelli "e' evidente che c'e' sempre un rischio di emulazione quando si producono certi fatti ma c'e' ampia capacita' di prevenire e gestire questo tipo di rischi".

Tracciando un bilancio dell'attivita' del Comitato, Rutelli ha spiegato che il Copasir si e' occupato "dettagliatamente" della sicurezza del premier in tre occasioni: quella delle foto a Villa Certosa, la vicenda degli ingressi non controllati a Palazzo Grazioli e, da ultimo, quella dell'aggressione in Piazza Duomo.


11 - ENRICO LETTA, RECUPERARE A SINISTRA E STRUTTURARE RAPPORTO CON UDC...
(Adnkronos) - Il Pd "deve recuperare a sinistra e strutturare il rapporto con l'Udc. Esattamente come si sta cercando di fare in Puglia con le primarie, essenziali per riguadagnare il rapporto con la sinistra di governo, e con la candidatura di Francesco Boccia per provare a vincere insieme all'Udc e all'Idv una regione altrimenti persa". Lo afferma il vice segretario del Pd Enrico Letta in un intervento su 'Europa'.

"Se noi del Pd oggi lasciassimo le cose come stanno -aggiunge Letta- se cioe' rimanessimo allo schema di questo biennio finiremmo per essere un'alternativa di governo sulla cui vittoria ben pochi scommetterebbero. Se rimanessimo coi voti delle europee e con la mini coalizione delle ultime amministrative finiremmo per fare da sfondo della scena delle prossime elezioni politiche".


12 - ZACCARIA, GIACALONE PRESIDENTE DIGITPA E' NEPOTISMO...
(ANSA) - Il Pd ha votato contro la nomina di Davide Giacalone a presidente della Digitpa. 'Incarico per il quale percepira' una indennita' di 315 mila euro'. Cosi' Roberto Zaccaria, vice presidente per il Pd della commissione affari costituzionali della Camera, che oggi si e' espressa a favore della nomina con 24 si' contro 20 no.

'Il dottor Giacalone in base al suo curriculum non risulta idoneo per questo incarico che richiede alte e comprovate competenze scientifiche e manageriali nel campo dell'innovazione tecnologia. Anche da quanto e' chiaramente emerso dal dibattito in commissione, la proposta del ministro Brunetta e' basato sul loro antico rapporto di amicizia e dimostra che il ministro 'predica bene e razzola male': se questo e' l'esempio di quella meritocrazia di cui spesso si parla, penso che tutto il mondo scientifico avra' la possibilita' di giudicare la coerenza del ministro in questo come in altri casi'.


13 - ALEMANNO, ENTRO L'ANNO PRIVATIZZAZIONE DEL 20% ACEA...
(Adnkronos) - "Valuteremo di attuare il processo entro l'anno". E' quanto dichiarato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno al 'Sole 24 ore' in merito alla privatizzazione del 20% dell'Acea, che il Campidoglio controlla attualmente con una quota del 51%. "Punteremo a fare in modo che ci sia una platea la piu' ampia possibile - ha aggiunto il sindaco - per non avere un socio privato prevalente".

14 - IERVOLINO, COMUNE VANTA CREDITO DI 100 MLN DA MINISTERO INTERNI...
(Adnkronos) - 'Il comune di Napoli vanta crediti notevoli nei confronti del Ministero degli Interni. Una cifra che supera i 100 milioni di euro'. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, al termine della presentazione della ricerca di Confcommercio sull'incidenza della criminalita' sulle imprese.

'Ieri ho inviato una lettera al capo di Gabinetto del ministero dell'Interno Giuseppe Procaccini per avere delucidazioni sui tempi dei trasferimenti delle somme - continua la Iervolino - e oggi stesso ho ricevuto la risposta e ho appreso che anche il Ministero batte cassa e quindi siamo tutti nella stessa condizione. Pero' non dobbiamo dimenticare - conclude il sindaco - che in questo periodo dell'anno ci sono anche i trasferimenti normali'.

NON SOLO PUGLIA, IL CORRIERE LANCIA UN MISSILE SUL MIX SANITÀ & POLITICA DEL PD !!


IL PARTITO DI BERSANI BOICOTTA E FA SALTARE A BOLOGNA UNA NOMINA MEDICA PER IGNAZIO MARINO, LUMINARE DELLA CURA AL FEGATO REO DI ESSERE SCESO IN CAMPO ALLE PRIMARIE CONTRO CULATELLO. LE INTERCETTAZIONI DI UN COMMERCIALISTA DI SIENA: “HANNO FATTO IL VOLTA FACCIA I VERTICI REGIONALI, CHE COME TU SAI SI SONO SCHIERATI CON BERSANI, E QUINDI MARINO NON È PIÙ GRADITO QUA. AVEVA IN MANO UN CONTRATTO CHE DOVEVA SOLO ESSERE CONTROFIRMATO. E SI È FERMATO TUTTO...”


Mario Gerevini per "Il Corriere della Sera"

L'attività di chirurgo di Ignazio Marino sarebbe stata ostacolata quando decise di candidarsi alla segreteria del Partito democratico in concorrenza con Pierluigi Bersani e Dario Franceschini. È quanto emerge da alcune intercettazioni telefoniche di un'inchiesta giudiziaria calabrese su tutt'altri temi.

Alcuni dirigenti del Servizio sanitario regionale dell'Emilia Romagna avrebbero montato un'azione di boicottaggio ai danni del senatore Pd, chirurgo notissimo, uno dei maestri del trapianto di fegato. L'obiettivo (raggiunto) era sbarrargli le porte del S.Orsola-Malpighi, policlinico universitario nel cuore di Bologna con un reparto all'avanguardia nei trapianti di fegato.

Con il S.Orsola, struttura pubblica, il medico aveva già raggiunto un'intesa. «Marino arriva al S.Orsola», titolavano i giornali bolognesi a fine aprile 2009. E c'era l'ok dell'assessore regionale alla Sanità, Giovanni Bissoni (Pd). Poi, a luglio, la candidatura alle primarie del Pd. A quel punto che cosa succede?

Lo raccontano le intercettazioni captate in un'inchiesta mille chilometri più a sud. Il pm Pierpaolo Bruni della Procura di Crotone indagando su presunti illeciti nella realizzazione di due centrali termoelettriche incappa nelle conversazioni «bolognesi», ritenute potenzialmente «apprezzabili» sotto il profilo penale.

Dunque potrebbe essere aperta un'inchiesta specifica. «Le conversazioni mettono in risalto - scrive la procura crotonese - le azioni ostruzionistiche che alcuni dirigenti dell'Azienda sanitaria di Bologna avrebbero posto in essere nei confronti del senatore Ignazio Marino, candidato alle primarie del Pd. In particolare non gli sarebbero stati perfezionati i contratti che lo avrebbero legato, quale chirurgo, al policlinico S. Orsola di Bologna, per essersi contrapposto all'onorevole Luigi Bersani nella corsa all'elezione di segretario del Pd».

Il telefono intercettato è quello di Giuseppe Carchivi, commercialista originario di Crotone ma con studio in provincia di Siena. È un professionista molto quotato e con relazioni politiche ad alto livello. Il 25 agosto lo chiama un «professore » (omettiamo il nome) chirurgo al S.Orsola.

GIUSEPPE CARCHIVI: «Io penso che sia rimasto molto male (Marino, ndr) per la questione di Bologna»
PROFESSORE: «Sì, bè, non è che poi han detto no ...L'han rimandata, capito? Però sono quei rinvii ... Lui c'è poco da fare, s'è schierato da un'altra parte di dove stanno questi». La mattina del 20 agosto 2009 e in altre occasioni il commercialista riceve telefonate da un numero interno del S. Orsola. È un altro medico amico (identificato negli atti), sempre chirurgo del policlinico, a stretto contatto con l'équipe del professor Antonio Daniele Pinna direttore della chirurgia dei trapianti di fegato e multiorgano, quella dove Ignazio Marino avrebbe dovuto operare.
S.Orsola Malpighi

CHIRURGO (C): «... Ti volevo raccontare una cosa, successa la settimana scorsa ... dopo lo schieramento politico di Marino ».
GIUSEPPE (G): «Eh Eh». C: «Hanno fatto il volta faccia (...) in sostanza i vertici regionali, che come tu sai si sono schierati con Bersani, e quindi Marino non è più gradito qua ... il mio direttore generale Cavina (Augusto Cavina dg del S.Orsola, ndr) lo ha chiamato dicendogli "sa...abbiamo difficoltà di sala operatoria, problemi di consiglio di facoltà, sa che c'è un centrodestra molto forte a Bologna", pensa che cazzate che gli ha raccontato ... io l'ho ascoltata la telefonata: insomma, conclusione, gli ha detto che al momento non se ne fa niente. E lui (Marino, ndr) m'ha detto: "ma allora adesso come faccio, io ho i miei pazienti da operare...". Insomma lui è rimasto a piedi, non ha una sala operatoria, con i pazienti da operare. Allora mi ha detto: "Mi devi aiutare a trovare un'altra soluzione". Io che cazzo di soluzione gli trovo, Giuseppe? Dove lo faccio operare, a casa mia? Non so come aiutarlo perché, capisci, ha fatto una scelta politica che lo ha messo in una certa luce con l'entourage di questa zona».

G: «Che tristezza».
C: «Eh, che tristezza, lo so però così è andata la storia. Ti ripeto, in realtà ufficialmente non è mai stato detto questo. Ufficialmente è stato detto che abbiamo problemi di sala operatoria, che le sale operatorie sono troppo piene che ... insomma tutte cazzate, ovviamente, tutte minchiate ...».
G: «A Siena potrei aiutarlo, ma Siena è come Bologna ... E Pinna (direttore reparto trapianti, ndr), che dice?».
C: «Pinna ha detto che (Marino, ndr) ha fatto una mossa che gli ha tagliato le gambe, Bissoni (assessore regionale alla Sanità, ndr) era favorevolissimo all'operazione ».
G: «Ma come si può nella sanità italiana andare avanti?»
C: «Però è così, Giuseppe ... questo è uno che, si potrà dire tutto, ma sicuramente il fegato lo sa trattare. Oh, e questi lo tagliano perché, capito?, per fare le vendette trasversali. (...) È un'assurdità che un chirurgo di quella portata non abbia una sala operatoria ... che c'ha i malati che aspettano... Marino aveva in mano un contratto che doveva solo essere controfirmato. E si è fermato tutto».

G: «E se lo controfirmasse?»
C: «Marino me l'ha detto: se devo venire al S.Orsola che c'è una guerra nei miei confronti ... io mi troverò un altro posto ...Tra l'altro non chiedeva manco un cazzo di soldi: s'era fatto un contratto da 1.500 euro... tu calcola che ogni ritenzione epatica che faceva Marino, il S. Orsola intascava 25.000 euro e gliene dava 1.500...» (...)
G: «Renditi conto che qui siamo al paradosso ... andare ad aiutare il Presidente della commissione d'inchiesta (sulla sanità pubblica, ndr), uno dei migliori chirurghi al mondo, a trovare una sala operatoria. (...) Io ne parlo con Ignazio, sarei per fare una rivoluzione ... questo è uno scandalo nazionale».