martedì 24 novembre 2009

DIGITALE PEDESTRE! - LA VIA CRUCIS DELLO SWITCH OFF A ROMA: ANZIANI SENZA TV, BLACK OUT A PALAZZO CHIGI.


INTERFERENZE SULLE REGIONI VICINE. L’INCREDIBILE ANNUNCIO DEL GR RAI: “NEL DECODER SELEZIONATE COME PAESE LA GERMANIA”. “IL DIGITALE TERRESTRE? E’ QUELLA ROBA CHE, PAGANDO, TI CONSENTE DI VEDERE MALE LA TELEVISIONE CHE PRIMA VEDEVI BENE, GRATIS”. RAI E MEDIASET GODONO, AFFONDATE LE TV LOCALI…


1 - LA VIA CRUCIS DEL DIGITALE "PEDESTRE" A ROMA: ANZIANI SENZA TV, BLACK OUT A PALAZZO CHIGI, RADIORAI CHE DICE DI DIROTTARE I DECODER SULLA GERMANIA
Aldo Grasso per "Il Corriere della Sera"

Ieri, l'edizione principale del Gr di RadioRai si è conclusa con uno strano annuncio: «Può essere necessario cambiare la selezione del Paese scegliendo per esempio Germania invece che Italia». Era un invito agli abitanti del Lazio in difficoltà con il digitale terrestre (Dtt). Che provassero a impostare una diversa nazione del decoder.

Germania? E perché mai? È la prima volta che la Rai ammette ufficialmente qualche inconveniente di ricezione nello switch off . Veramente, qualche sera prima, Luciana Littizzetto era stata ancora più esplicita nel salutare ironicamente l'avvento delle nuova tecnologia: «Il digitale terrestre è quella roba che, pagando, ti consente di vedere male la televisione che prima vedevi bene, gratis».

Quando i disagi sono stati avvertiti in Sardegna, in Piemonte, in Trentino, in Campania l'imbarazzo non esisteva. Ma appena il problema si è posto a Roma, il caso è diventato nazionale, ne ha parlato persino il Gr1. Per un giorno, al buio è rimasto anche Palazzo Chigi. Il risultato è che attualmente il Dtt sta illuminando una parte considerevolmente inferiore dell'area storicamente servita. Qual è la questione?

La colpa non è dei decoder fabbricati in Germania. Certi decoder hanno la sintonizzazione automatica, altri, nella fase iniziale, vanno resettati di continuo altrimenti registrano più frequenze di quante possano contenerne, per altri ancora bisogna procedere manualmente. Non tutti gli utenti hanno confidenza con i menu d'installazione. La colpa vera è che il Dtt non è il sistema più adatto e tecnologicamente più avanzato per un Paese complicato come l'Italia dal punto di vista orografico.

È soltanto il sistema che consente a Rai e Mediaset (proprietari dei sistemi di distribuzione) di conservare la supremazia nella piattaforma terrestre, nell'attesa di passare progressivamente al satellite. Bastava almeno avere il coraggio di dire che il passaggio al Dtt non sarebbe stato una passeggiata.


2 - MILANA (PD), VERIFICARE PROBLEMA INTERFERENZE NELLE REGIONI VICINE...
(ANSA) 'Il Ministero competente verifichi al piu' presto e si attivi sulle interferenze che dopo lo switch-off di Roma e del Lazio hanno colpito i segnali televisivi delle regioni limitrofe'. E' quanto dichiara il sen. Riccardo Milana del Partito Democratico, componente della Commissione di Vigilanza. 'Dalle notizie che provengono dal territorio e da numerose segnalazioni di utenti - denuncia Milana - il passaggio al digitale terrestre nel Lazio, oltre a provocare caos e disagi ai cittadini che sono stati abbandonati senza indicazioni all'avvento della nuova tecnologia, starebbe anche danneggiando le regioni vicine.

In particolare sarebbero colpite le emittenti locali piu' piccole, con problemi riguardanti sovrapposizione di segnali, interferenze e scambio di frequenze'. 'E' necessario che il Governo si accerti quanto prima -conclude il senatore del Partito Democratico - della situazione ed eviti che il calvario subito dai telespettatori romani e laziali ricada anche su toscani, umbri, abruzzesi e tutti coloro che abitano in prossimita' delle zone passate al digitale terrestre. E' bene che il Ministero si attivi anche perche' dopo la situazione economica gia' critica non si abbatta sulle emittenti colpite un ulteriore danno'.


3 - CECCUZZI (PD), PROBLEMI IN VARIE REGIONI...
(ANSA) 'Lo switch off di Roma colpisce e danneggia anche la Toscana? Il governo verifichi e intervenga'. Lo dichiara il parlamentare toscano del Partito democratico, Franco Ceccuzzi. 'Dal momento del passaggio al digitale terrestre di Roma e di gran parte del Lazio - spiega Ceccuzzi - anche i cittadini della Toscana del Sud hanno iniziato a riscontrare diversi problemi con il segnale televisivo. Interferenze sulle emittenti locali stanno provocando non soltanto un danno agli utenti che non possono seguire le consuete trasmissioni locali e in particolare l'informazione, ma anche un problema economico per le imprese televisive'.

'Il nuovo piano delle frequenze adottato per il Lazio - aggiunge il deputato Pd - sta, quindi, causando problemi anche nelle regioni limitrofe. I telespettatori segnalano annebbiamento di segnale e, in alcuni casi, l'impossibilita' di guardare i consueti canali. Dopo i gravi disagi subiti a Roma e nelle province laziali, siamo all'ennesimo danno provocato da una gestione evidentemente maldestra dello switch off romano'.


4 - FERRANTE, SWITCH OFF LAZIO CAUSA DISAGI...
(AGI) - Il difficoltoso e scarsamente organizzato switch off del Lazio sta colpendo anche gli utenti delle regioni limitrofe, in particolar modo l'Umbria. Il caos e i disagi che i cittadini romani hanno subi'to colpiscono, secondo quanto segnalano molti cittadini umbri, anche parte di una regione che ha il proprio switch off previsto addirittura nel 2012. Il ministero delle comunicazioni verifichi la situazione e si attivi sulle interferenze e i malfunzionamenti". Lo dichiara il senatore del Pd, Francesco Ferrante, che preannuncia in merito un'interrogazione parlamentare.

"Secondo le notizie che provengono dal territorio molti cittadini umbri, in particolar modo le persone piu' anziane, sono vittime della nuova tecnologia, e soprattutto della carenza di informazioni e assistenza a seguito del passaggio al digitale terrestre nel Lazio. Lamentano serie difficolta' ovviamente anche le piccole televisioni locali che, a causa di disturbi e assenza di segnale, perdono interamente il loro bacino d'utenza". "E' bene - conclude Ferrante - che il Ministero delle Comunicazioni monitori con attenzione la situazione, anche in previsione dei futuri switch off che interesseranno le altre regioni italiane e affinche' altri utenti non debbano fare le spese di un fastidiso disservizio".

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