martedì 22 settembre 2009

MODENA – ALLOGGI PUBBLICI, IL 50% VIENE CONCESSO AGLI STRANIERI


Sempre più dura la vita per chi vive in condizioni d’indigenza a Modena.
Gli attuali criteri per l’assegnazione di un alloggio, se non modificati, porteranno inevitabilmente ad una situazione di forte tensione fra poveri!.

Secondo i dati forniti dal settore politiche sociali e l’integrazione del Comune di Modena, il 50% degli alloggi pubblici, viene infatti concesso agli stranieri.

In dettaglio, dei 304 alloggi pubblici e privati concessi dal Comune di Modena tra il 2007 ed il 2008, 143 di questi sono occupati da cittadini stranieri.

Purtroppo, ed è un dato di fatto, i criteri con cui si stilano le graduatorie ad oggi tendono a penalizzare notevolmente gli italiani.


Numeri alla mano, osserviamo che la percentuale sfiora il 50%.
Una sproporzione inaccettabile, se consideriamo che la percentuale di stranieri a Modena e di circa il 10%.
Ciò significa che le politiche dell’amministrazione modenese, continuano a privilegiare gli stranieri e a penalizzare ingiustificatamente le famiglie italiane in difficoltà nell’accesso agli alloggi pubblici.

Nel caso di appartamenti privati gestiti e dati in affitto dal Comune attraverso l’agenzia per la casa, quelli concessi a stranieri sono più della metà del totale, ovvero 65 rispetto ai 126 total.
La percentuale supera invece il 43% per gli alloggi pubblici concessi direttamente dall’amministrazione.

Alla luce di questa situazione paradossale, credo sia il caso di rielaborare i criteri di accesso alle graduatorie, per ristabilite pari opportunità e pari diritti tra chi quotidianamente deve già combattere per far fronte alla situazione di povertà in cui versa.

Sembrerà populista e demagogico, ma andate a raccontarlo voi al mio amico Rino della bocciofila, che da bravo lavoratore, prima di andare in pensione, ha contribuito una vita al sostegno dello stato sociale ed alla realizzazione di quegli alloggi popolari che, oggi che ne avrebbe bisogno, in base ai criteri utilizzati, gli vengono negati.

Quando lo sento imprecare, e gli sento farfugliare cose del tipo “Ha ragione la Lega, oggi abbiamo meno diritti e meno sostegni degli ultimi arrivati!”.

Non posso che convincermi che qualcosa in questo sistema si è inceppato.
Agli occhi dell’uomo della strada risulta ingiusto, squilibrato e discriminante.

Io dico si ad accogliere chi viene in Italia per lavorare, per farsi una famiglia, per partecipare attivamente e produttivamente alla vita sociale.
Ma è fondamentale, per evitare l’odio verso lo straniero (beceramente cavalcato dalle destre), mettersi ad un tavolo e riesaminare tutto lo stato dell’attuale Welfare italiano.

Spero che quest’appello giunga anche all’attuale giunta comunale.


IlSandrone

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